Regina per sette giorni (I Romanzi Extra Passion) by Mirta Drake

autore:Mirta Drake [Drake, Mirta]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2022-10-05T12:00:00+00:00

17

Violaine lo aveva, eccome se lo aveva un cuore. E stava palesando la propria fastidiosa presenza galoppando come un cavallo imbizzarrito.

Aveva disobbedito ad Angélique, al suo ordine di negare al capitano eventuali colloqui, colta da un impeto di ottimismo, visto che le amiche intime della regina non si erano accorte di nulla. E probabilmente anche sull’onda della spigliatezza donatale dalle due coppe di champagne che l’amica le aveva fatto bere per rilassarla. Erano state sin troppo efficaci, a quanto pareva. Ma, all’improvviso, si era resa conto che stava giocando con il fuoco, un fuoco che l’aveva attratta come la luce attira le falene.

Maria Antonietta l’aveva messa in guardia perché in realtà aveva davvero una liaison con il capitano e non voleva che la sua sosia lo scoprisse? Forse per questo, nell’incubo con l’edera, lei aveva avuto l’impressione che si fossero baciati numerose volte. Baciati e… chissà cos’altro!

Il capitano, del resto, le aveva salvato la vita! Poche donne sarebbero rimaste indifferenti. Forse la regina aveva ceduto all’amore o alla passione, considerato l’andazzo del suo matrimonio e il fascino emanato dall’ufficiale. E voleva recarsi al monastero per chiedere perdono a Dio!

I pensieri, rapidi e offuscati, si susseguivano, dandole il capogiro.

Provò a scrollarsi di dosso il capitano. — Devo andare, qualche servitore potrebbe vederci.

Lui le strinse i fianchi e sollevò appena gli occhi verdi. — Non vi importava che qualcuno ci vedesse quando la mia bocca era tra le vostre cosce, nei giardini di Marly!

Violaine avvampò alla sola idea. “No, non le mie cosce, quelle della regina” si disse. “Devo calmarmi. Controllarmi.” — Shh! Non dite queste cose!

— E gemevate senza ritegno — aggiunse lui, stavolta provando a sollevarle le gonne. — Desiderate che vi rinfreschi la memoria? — Una mano rovente le avvolse una caviglia, e quel calore le risalì lungo la gamba, subito seguito dalle dita irruenti del capitano.

Lei deglutì tanto forte da temere che Deveraux l’avesse udita. Per un attimo, valutò l’ipotesi che si fosse accorto dello scambio e si stesse prendendo gioco di lei, ma un uomo tanto devoto a Sua Maestà mai avrebbe fatto una scenata simile, all’aperto, mettendo a rischio la reputazione della sovrana, per dileggiare una nullità come lei.

— Fermatevi, fermatevi subito.

— Non strillate. — Le si infilò sotto le gonne e la mano giunse oltre il bordo delle calze. Una carezza delicata, ma decisa. — Permettetemi di donarvi ancora una volta, con la mia bocca, il piacere che Luigi Augusto vi nega. — La voce giungeva attutita dagli strati di tessuto.

Violaine serrò le cosce, osservando stralunata il rigonfiamento sotto la veste, mentre cercava di ritrarsi. Ancora qualche movimento e sarebbe caduta all’indietro, proprio come una regina non avrebbe mai fatto.

Deveraux le riaprì con forza le gambe; lei avvertì la lingua lambirle l’interno di un ginocchio e subito dopo un’ondata di calore che aveva ben poco a che vedere con il sole.

Era bagnata tra le cosce. Odiava ammetterlo, ma ne era certa. Il suo punto più intimo la tradiva, anelando di sperimentare il bacio torbido che il capitano aveva appena minacciato di darle.

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